Dal castello di Gorizia al Castagnevizza, identità storica tra le due città

Un percorso dedicato ai visitatori come a chiunque altro volesse conoscere le città di Gorizia e Nova Gorica. Nella passeggiata storica visiteremo i punti principali delle due città per scoprire i valori dimenticati della storica città che era la capitale della vecchia contea di Gorizia.

Pasto: *possibile visitare la pinacoteca (nei giorni di apertura)

Durata: 2 ore

Prezzo: Biglietto intero: 10€ / Biglietto ridotto: 6 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).


Cominceremo dal castello di Gorizia, che ha ormai il valore emblematico della città. Scenderemo per un sentiero comodo del parco verso il crinale nordest lasciando il centro storico alle spalle. Arrivati in valle continueremo per un breve periodo per la strada verso il valico di Rafut, un area trasfrontaliera che una volta seprava i due mondi, quello capitalista e quello comunista. All'ex valico pedonale, oggi è da visitare la collezione museale sul contrabando goriziano dopo la seconda guerra mondiale. Saremo ai piedi del monastero di Castagnevizza, che raggiungeremo in una breve salita. Il convento della Castagnavizza deve la sua importanza al fatto di ospitare le spoglie dei Borboni esiliati dalla Francia. Così la chiesa come anche la biblioteca del monastero meritano di essere visitati. In biblioteca sono conservati più di 10 000 volumi, 30 incunaboli e la prima grammatica della lingua slovena in latinon di Adam Bohorič.

Scenderemo di nuovo verso Gorizia per la via della Cappella. Arriveremo al Palazzo Attems-Petzenstein*, sede dei Musei Provinciali di Gorizia dal 1900 e oggi ospita spazi dedicati a mostre temporanee e al piano nobile la Pinacoteca. Il salone d’onore, sul quale regnano gli 

Dei dell’Olimpo di Antonio Paroli, ospita pure la monumentale Pala Attems (1758) del veronese Giambettino Cignaroli (1706-1770), anch’essa commissionata dal conte Sigismondo. Importante la collezione di opere di Giuseppe Tominz (1790-1866), il più celebre e celebrato ritrattista goriziano, del quale i musei conservano l’Autoritratto con il fratello Francesco (1818 ca.) vero e proprio manifesto della poetica tominziana. 

La Pinacoteca vanta anche una collezione permanente di Josef Maria Auchentaller (1865-1949), artista e designer versatile, rappresentante della Secessione viennese e sodale di Klimt.

In piazza Vittoria (Travnik) finalmente ci goderemo di un attimo di pausa per ammirare ipalazzi signorili e case di artigiani. Una volta era un prato, dove si incrociavano le vie commerciali. Divenne nuovo centro della città alla costruzione del collegio dei Gesuiti (1626-1726), oggi non più esistente, e della chiesa di Sam Ignazio. L’appartenenza secolare della città di Gorizia alle correnti artistiche viennesi è da ammirare anche nella Fonte di Nettuno, fatta su progetto di Niccolò Pacassi.

Continueremo per via Rastello, dove si trova la statua di Carlo Michelstaedter Gorizia (1887 -1910), noto filosofo goriziano. Anche se morto giovane, il suo apporto alla filosofia europea era di grande importanza. Scopriremo le vetrine di antichi negozi con le insegne di metallo vernicato dei vecchi negozi e dopo continueremo verso la via Cocevia, la contrada dove una volta si erano concentrate le abitazioni degli ebrei goriziani. Ed eccoci arrivati, sulla via D'Annunzio che ci riportera di nuovo sul castello, da dove eravamo partiti.

  • Durata del percorso a piedi: da 2 ore
  • *possibile visitare la pinacoteca (nei giorni di apertura)
  • Biglietto intero: 10€ / Biglietto ridotto: 6 3€ (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni).
  • Dal 6 agosto, come previsto dal decreto legge n. 105 del 23.07.2021, per accedere a musei e luoghi della cultura sarà necessario esibire il Green Pass.

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